Nottingham Guardian - Allarme riso in Giappone, prezzi raddoppiati rispetto al 2024

Allarme riso in Giappone, prezzi raddoppiati rispetto al 2024
Allarme riso in Giappone, prezzi raddoppiati rispetto al 2024

Allarme riso in Giappone, prezzi raddoppiati rispetto al 2024

Non basta il rilascio delle riserve di emergenza del governo

Dimensione del testo:

I prezzi del riso continuano a salire nei supermercati giapponesi a marzo, fino quasi a raddoppiare rispetto allo stesso periodo del 2024, malgrado il rilascio di parte delle riserve di emergenza annunciato dal governo, deciso a stabilizzare la distribuzione. Secondo gli ultimi dati del ministero dell'Agricoltura, il prezzo medio di un sacco di riso da 5 chilogrammi si è assestato a 4.077 yen, circa 25,20 euro, la prima settimana di marzo in circa 1.000 supermercati in tutto il Paese. Si tratta di un aumento del 99,3% rispetto all'anno precedente e del 3,2% in confronto a sette giorni prima, segnando il decimo incremento settimanale consecutivo. Nonostante i rincari, la quantità di riso acquistata dalle famiglie in Giappone in tutto il 2024 è aumentata del 6,3% dall'anno precedente, a causa dei timori di una limitata disponibilità del principale alimento delle dieta del Sol Levante, che hanno finito per spingere i consumatori ad acquistarne di più. Il ministero ha da poco messo all'asta parte delle scorte nazionali, con quasi 141.800 tonnellate offerte ai grossisti, ma i risultati tardano ad arrivare. Le quotazioni del riso in Giappone hanno cominciato a salire dall'estate scorsa, dopo l'allarme di un possibile mega-terremoto nella Fossa del Nankai, l'area che delimita a sud la costa dell'arcipelago, dove è situata la capitale Tokyo, scatenando il panico agli acquisti tra la popolazione. A questo fattore si aggiungono alcune dinamiche definite "la tempesta perfetta", tra le quali un cattivo raccolto dopo il caldo torrido dell'estate 2023, i cui effetti si sono riverberati lo scorso anno, incentivi del governo attuati nella direzione opposta, il boom senza precedenti dei visitatori stranieri nel Paese, e le speculazioni degli stessi intermediari che hanno accumulato prodotto anticipando ulteriori impennate dei prezzi.

W.Prendergast--NG