Farage lancia il 'contratto' con gli elettori e attacca Starmer
Ma viene silurato un candidato del suo partito per post razzisti
Il leader euroscettico Nigel Farage, forte dei sondaggi che danno in ascesa il suo Reform UK in vista del voto politico britannico del 4 luglio, lancia oggi il "contratto" con gli elettori, scegliendo un termine molto più impegnativo per il programma della compagine populista incentrato sulla tolleranza zero in fatto di immigrazione e sulla riduzione della pressione fiscale. Come ha annunciato lo stesso ex tribuno della Brexit, la sua attenzione ora si sposta dai Conservatori del premier Rishi Sunak, che secondo diverse rilevazioni stanno perdendo punti per l'erosione di consensi causata anche dal ritorno in politica di Farage, al Labour di Keir Starmer, strafavorito per diventare il nuovo primo ministro del Regno Unito. La scelta di presentare il manifesto di Reform in Galles non è casuale, a detta dello stesso leader euroscettico: "In questo modo mostriamo a tutti cosa succede dove governa il Labour". Farage vuole così approfittare delle gravi difficoltà della leadership laburista nella nazione del Regno dopo il voto di sfiducia (non vincolante) dell'assembla legislativa locale contro il first minister Vaughan Gething in seguito al suo coinvolgimento in un caso di fondi elettorali, circa 200 mila sterline, ricevuti da un uomo d'affari condannato due volte per reati di inquinamento ambientale. Gething è deciso a rimanere al suo posto, almeno per ora, ma la sua vicenda non può che imbarazzare Starmer nel cammino verso la vittoria. Lo stesso Farage però ha dovuto affrontare un problema all'interno del suo partito: è stato silurato Grant StClair-Armstrong, candidato di Reform nel seggio difeso dalla ministra dell'Industria e del Commercio Internazionale, Kemi Badenoch, per aver pubblicato in passato commenti razzisti online e a sostegno del partitino parafascista Bnp (British National Party).
Y.Urquhart--NG