L'inflazione sale meno del previsto a marzo, è all'1,2%
Prezzi fermi rispetto a febbraio, frena il carrello della spesa
L'inflazione risale leggermente amarzo. Lo comunica l'Istat precisando che il mese scorso si stima che l'indice nazionale dei prezzi al consumo per l'intera collettività (NIC), al lordo dei tabacchi, registri una variazione congiunturale nulla e un aumento dell'1,2% su base annua, da +0,8% nel mese precedente; la stima preliminare era +1,3%. A marzo si ridimensiona il "carrello della spesa": secondo l'Istat, i prezzi dei beni alimentari, per la cura della casa e della persona rallentano infatti su base tendenziale passando da un +3,4% di febbraio al +2,6%. In calo inoltre anche i listini dei prodotti ad alta frequenza d'acquisto (da +2,8% di febbraio a +2,5%). Andamento analogo anche per i beni alimentari: l'Istat ha rilevato infatti un rallentamento rispetto a un anno prima per i prezzi dei beni alimentari non lavorati (da +4,4% a +2,6%), dei tabacchi (da +2,6% a +1,9%) e dei beni alimentari lavorati (da +3,4% a +2,8%).
F.Coineagan --NG