Borsa: Milano svetta con Leonardo e Azimut, male Moncler
Fuori dal Ftse Mib sprint di Unieuro e Fincantieri
Seduta sugli scudi per Piazza Affari, miglior listino in un'Europa che riprende a correre spinta dalla fede degli investitori sugli effetti che la presidenza Trump avrà sull'economia americana. Il Ftse Mib ha terminato la seduta in progresso dell'1,56% in scia alla spinta di Leonardo (+4,3%), che continua a beneficiare dell'attesa per un aumento delle spese militari in un contesto di grande tensione geopolitica. Bene il risparmio gestito con Azimut (+4,1%), promossa da Hsbc, e Fineco (+3,3%) mentre Anima (-1% a 6,26 euro) perde quota, pur mantenendosi poco sopra il prezzo di 6,2 euro dell'Opa annunciata da Banco Bpm (+1,6%), in spolvero come tutto il comparto bancario, all'interno del quale hanno brillato la Sondrio (+3,1%) e Bper (+2,7%). Acquisti anche su Amplifon (+3,5%), Prysmian (+3,3%) e Unipol (+2,7%), con gli analisti che fanno i conti sul dividendo del gruppo dopo la fusione con Unipolsai. In fondo al listino si colloca Moncler (-1,2%) dopo il ritorno delle voci, giudicate "prive di fondamento", di un interesse per Burberry. Fuori dal Ftse Mib male Tinexta (-17,8%) e Ferretti (-4,1%) e sprint per Unieuro (+8,7%) e Fincantieri (+7,7%).
T.McGilberry--NG