Nottingham Guardian - Infezioni sessuali, un vademecum Iss per prevenirle e curarle

Infezioni sessuali, un vademecum Iss per prevenirle e curarle

Infezioni sessuali, un vademecum Iss per prevenirle e curarle

Crescono tra le ragazze under 25, Clamidia al 7%

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Un vademecum per conoscere, prevenire e curare il mondo delle infezioni sessualmente trasmesse (Ist). Realizzato dalla Società Interdisciplinare per lo studio delle Malattie Sessualmente Trasmissibili (SiMaST) ,a cui hanno collaborato specialisti dell'Iss, della ASL Città di Torino e della Marina Militare, il documento di taglio divulgativo vuole far ordine alla disinformazione che circola sull'argomento, attraverso schede riassuntive sui principali patogeni, illustrazioni e link informativi, anche alla luce dei numeri registrati dalla sorveglianza Iss che parlano di un aumento delle Ist negli ultimi anni, in particolare tra i giovani. Nel 2022, per la Gonorrea sono stati segnalati al sistema sentinella circa 1200 casi, rispetto agli 820 del 2021. Per la Sifilide siamo passati da 580 casi del 2021 a 700, con un aumento del 20%. Anche sulla Clamidia il riscontro è analogo: dagli 800 casi del '19, si è giunti nel 2022 a 993, con un aumento del 25%. Tra gli under 25, la prevalenza della Clamidia tra le ragazze di questa fascia d'età è del 7%, mentre sopra i 40 anni è appena 1%. "La loro vasta diffusione, la sintomatologia fastidiosa, l'alta percentuale di persone infettate ma senza sintomi apparenti, le gravi conseguenze a medio-lungo termine, il rischio di tumori o sterilità, la vergogna e l'imbarazzo di chi ne è affetto - spiegano Anna Teresa Palamara, direttore del Dipartimento di Malattie Infettive dell'Iss e Barbara Suligoi, che dirige il centro Operativo Aids e Andrea Piccioli, direttore generale dell'Istituto - sono aspetti preoccupanti che devono indurci ad abbattere il silenzio che circonda le Ist per proporre invece finalmente un approccio sereno e moderno alla salute sessuale, rivolto a tutti i cittadini". Un tema particolarmente sentito anche dal corpo sanitario della Marina Militare che "nel corso della sua storia, ha dato sempre notevole importanza allo studio e alla prevenzione delle Ist -aggiungono l'Ammiraglio Ispettore Capo Antonio Dondolini Poli, Capo del Corpo Sanitario Militare Marittimo e il Capitano di Vascello Filippo La Rosa, Specialista in Dermatologia e Venereologia -, pertanto, nel solco di questa tradizione e per la particolare rilevanza che queste patologie hanno nell'attuale momento storico, si è voluto, insieme ad altri autori istituzionali di rilevanza nazionale, fornire uno strumento informativo accessibile a tutto il personale militare, in servizio sia in patria che all'estero, per la prevenzione delle Ist".

D.R.Megahan--NG