Diabete, diagnosi per 5% dei 18-69enni. Aumento nei giovani
Tasso cresce con età, sesso, istruzione, condizioni economiche
Il 5% degli adulti tra 18 e 69 anni ha avuto una diagnosi di diabete nel biennio 2022/2023. Prevalenza stabile dal 2008, che però cresce con l'età: 2% tra i giovani (dato in aumento), 9% tra i 50-69enni. La patologia è più frequente negli uomini, 5,3% contro il 4,4% delle donne, ma anche tra chi non ha titolo di studio o ha solo la licenza elementare, 16%, e tra chi ha molte difficoltà economiche, 9%. Sono i dati della sorveglianza passi 2022/2023 rilasciati in occasione della Giornata mondiale del diabete, il 14 novembre. Il diabete è fortemente associato ad altri fattori di rischio cardiovascolare. Tra i pazienti infatti il 49% riferisce una diagnosi di ipertensione (contro il 17% di chi non ne soffre), il 42% di ipercolesterolemia (contro il 17%), il 70% è in eccesso ponderale (contro il 42%). La malattia è correlata agli stili di vita: il 48% è completamente sedentario (contro il 34%), il 22% fuma (contro il 35%). Dai dati Passi risulta che il 32% dei pazienti diabetici riferisce di essere seguito esclusivamente dal centro diabetologico, il 26% dal proprio medico di medicina generale e il 36% da entrambi. Il 3% da altri specialisti, e meno del 2% riferisce di non essere seguito da nessuno. L'87% delle persone con diabete dichiara di essere sotto trattamento farmacologico per il controllo del diabete. Quasi il 67% dei pazienti ha effettuato il controllo dell'emoglobina glicata nei 12 mesi precedenti l'intervista, ma solo il 43% di chi conosce significato e importanza dell'esame riferisce di averlo fatto nei 4 mesi precedenti l'intervista: dato in costante diminuzione rispetto al 2011 (in cui era al 53%) mentre nel periodo pandemico si sono registrati valori sotto il 40%.
G.Lomasney--NG