Meyer, in cura bambino palestinese per patologia oncologica
Ha due anni, arrivato con la mamma e due fratellini
L'ospedale pediatrico fiorentino Meyer torna ad accogliere un bambino palestinese, originario di Gaza, con la mamma e due fratellini. Il piccolo, arrivato la notte scorsa, ha appena due anni e dovrà essere curato per una patologia oncologica: un retinoblastoma. Nei giorni scorsi, spiega l'ospedale, la sua famiglia ha lasciato la Palestina per fare tappa all'ospedale egiziano de Il Cairo, dove è stato visitato dal dottor Simone Pancani dell'Aou Meyer Irccs, presente sul posto nell'ambito di una missione della protezione civile che ha attivato una Medevac (Medical evacuation), il servizio di trasporto di persone ferite o con necessità di cure mediche. Poi, dopo un'attenta valutazione delle condizioni generali del piccolo paziente, è stato stabilito di fargli proseguire il viaggio a bordo di un aereo di linea. L'arrivo a destinazione è stato reso possibile dalla Cross e dalla prefettura di Firenze. Come accaduto in occasione degli altri corridoi umanitari, il Meyer si è attivato per accogliere il piccolo e la famiglia: ad attenderli anche un mediatore linguistico messo a disposizione dalla Fondazione Meyer per agevolare la comunicazione con i medici. "L'eccellenza della sanità toscana - commenta il presidente della Regione, Eugenio Giani - si mette a disposizione, come sempre, di chi nel proprio paese non può ricevere cure adeguate. Non importa se si tratti di una guerra, di un cataclisma naturale o di altro ad impedirlo. La Toscana è pronta ad allargare ogni volta le proprie braccia. Lo fa da sempre con progetti di cooperazione sanitaria internazionale e continueremo a farlo, ispirati da equità, accesso universale e lotta alle disuguaglianze che sono alla base della sanità pubblica in cui crediamo".
A.Kenneally--NG