Nottingham Guardian - Al Rizzoli di Bologna nuova tecnica mini invasiva per l'artrosi

Al Rizzoli di Bologna nuova tecnica mini invasiva per l'artrosi

Al Rizzoli di Bologna nuova tecnica mini invasiva per l'artrosi

Si chiama Tame. Fino ad oggi eseguiti 8 interventi al ginocchio

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'Tame' (Transcatheter arterial micro-embolization) è il nome della tecnica utilizzata per la cura di patologie degenerative infiammatorie delle articolazioni (artrosi) recentemente introdotta all'Istituto Ortopedico Rizzoli di Bologna. Sono 8 gli interventi sinora eseguiti al Rizzoli su pazienti affetti da queste patologie a livello del ginocchio. Il trattamento consiste nell'introduzione attraverso l'arteria, in genere quella femorale, di cateteri (piccoli tubicini) che veicolano nelle arterie periferiche sostanze embolizzanti riassorbibili, che vanno a chiudere i vasi del microcircolo che alimentano l'infiammazione tissutale. L'efficacia del trattamento dipende da ogni singolo caso e ha una durata variabile (da alcuni mesi fino all'anno), ma può essere ripetuto. Questo procedimento è reso possibile, oltre che dall'alta specializzazione del personale del Rizzoli, anche dalla presenza in Istituto di una sala angio-suite: acquisita grazie a un investimento di 2 milioni di euro, è dotata di un angiografo digitale, di una TC (Tomografia Computerizzata) a 128 strati con doppia energia e di un ecografo per la localizzazione delle strutture anatomiche più superficiali. "Al momento si trattano con la Tame solo forme infiammatorie che non hanno una certa indicazione di trattamento chirurgico per la protesi o nelle quali l'intervento è sconsigliato", ha spiegato il dottor Giancarlo Facchini, responsabile della Radiologia interventistica angiografica della struttura di Radiologia Diagnostica e Interventistica del Rizzoli diretta dal dottor Marco Miceli. "Tra questi pazienti, il trattamento non è comunque applicabile a tutti. Questa tecnica rappresenta un'opzione in più, da eseguire solo dopo aver considerato le altre soluzioni di trattamento e dopo accurata valutazione specialistica". Per Andrea Rossi, direttore generale, "l'Istituto Ortopedico Rizzoli si conferma all'avanguardia anche nello sviluppo di questa nuova tecnica mini-invasiva. In particolare, nei pazienti più giovani, la microembolizzazione può consentire di procrastinare l'intervento di sostituzione protesica, e può risultare utile anche nel caso di grandi anziani, per i quali il rischio della sala operatoria può risultare troppo elevato".

P.Connor--NG