Stop a numero chiuso a Medicina, sindacati bocciano riforma
Anaao, 'Trovata populistica che demolirà il sistema salute'
"Da oggi inizia la nuova pletora medica, che vuol dire più neolaureati nel 2032 e meno qualità formativa. Il tutto sbandierato come abolizione del numero chiuso che di fatto non c'è". Con queste parole l'Anaao Assomed, il principale sindacato dei medici del servizio sanitario nazionale, boccia la riforma dell'accesso ai corsi di laurea in Medicina e chirurgia. "Siamo di fronte all'ennesima trovata populistica che demolirà il sistema salute di oggi e di domani", dichiara il segretario nazionale Anaao Pierino Di Silverio. "Al di là dei problemi organizzativi che il sistema approvato creerà, siamo assolutamente contrari ai principi e alle finalità di questa riforma", aggiunge. "Anzitutto perché non risolve in alcun modo la carenza di personale, dal momento che l'esercito di camici bianchi che bussa alle porte delle facoltà di Medicina nel 2025 entrerà nel mercato del lavoro non prima del 2035", dice Di Silverio. "Inoltre, ben sapendo che nel nostro Paese l'ingresso in ospedale è subordinato alla specializzazione, avremo sempre il problema delle borse di studio che ad oggi sono 14 mila. Cosa ne faremo delle migliaia di colleghi che rimarranno fuori da questi paletti? Forse il governo avrà già pronte le valigie per spedirli in altri Paesi d'Europa e del mondo, mentre i meno fortunati rimarranno in Italia a foraggiare il privato", prosegue. Di Silverio, inoltre, puntualizza che un recente studio Anaao, "dimostra, numeri alla mano, che nel 2032 avremo 60mila colleghi in cerca di lavoro. Questo, tuttavia - conclude il segretario Anaao - per chi legifera senza visione e senza prospettiva è evidentemente solo un numero senza alcun impatto sulla qualità del nostro sistema sanitario".
W.P.Walsh--NG