I piloti scrivono alla Fia, "vogliamo essere trattati da adulti"
Interviene la Gpda dopo le multe a Verstappen e Leclerc
Vogliamo essere trattati da adulti. I piloti di Formula 1 hanno scritto alla Fia per chiedere di cambiare indirizzo, dopo le multe inflitte a Max Verstappen e Charles Leclerc per aver imprecato in conferenza stampa. La Grand Prix Drivers' Association (Gpda) ha criticato il presidente della Federazione mondiale, Mohammed Ben Sulayem, per il "tono ed il linguaggio" usato nell'affrontare l'argomento. La lettera aperta della Gpda sottolinea: "C'è differenza tra imprecare per insultare gli altri e imprecare in modo più informale, come quando si parla del maltempo, o si descrive un oggetto inanimato come una vettura di Formula 1, o una situazione di guida". Gli appartenenti alla Gpda "sono adulti. Non hanno bisogno di ricevere istruzioni dai media su questioni banali come indossare gioielli o mutande" aggiungono i piloti. A settembre Ben Sulayem, in un'intervista con Autosport prima del Gran Premio di Singapore, aveva espresso il proprio disappunto per le espressioni in alcuni team-radio durante i Gran Premi. A Singapore, Max Verstappen è stato condannato dalla Fia a "svolgere lavori socialmente utili" dopo aver descritto con un'espressione volgare la sua auto in una conferenza stampa. Lewis Hamilton ha accusato Ben Sulayem di aver utilizzato un linguaggio "stereotipato" con un "elemento razziale" quando, nell'intervista, aveva affermato che "i piloti di F1 non sono rapper". Leclerc è stato invece multato in occasione del GP del Brasile dello scorso weekend per essersi lasciato scappare una parolaccia nella conferenza stampa post-gara in Messico. La lettera chiede anche trasparenza su come vengono utilizzati i fondi delle multe: "Tutte le parti interessate (FIA, F1, i team e la Gpda) dovrebbero determinare congiuntamente come e se il denaro viene speso a beneficio dello sport".
M.Scott--NG