Nottingham Guardian - Il Bellaria Film Festival ospita Dumont e premia Rohrwacher

Il Bellaria Film Festival ospita Dumont e premia Rohrwacher
Il Bellaria Film Festival ospita Dumont e premia Rohrwacher

Il Bellaria Film Festival ospita Dumont e premia Rohrwacher

'Il futuro è un mare antico', 42/a edizione dall'8 al 12 maggio

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'L'Empire' di Bruno Dumont, premiato con l'Orso d'argento-Premio della giuria all'ultimo Berlinale, inaugura in anteprima italiana la 42/a edizione del Bellaria Film Festival, che ha per claim 'Il futuro è un mare antico', in programma dall'8 al 12 maggio. Dumont terrà anche una masterclass. Film più significativo dell'anno è stato scelto 'La chimera' di Alice Rohrwacher, vincitore del Premio Filmidee-I film che liberano la testa. Il festival è il punto di riferimento di nuove sperimentazioni del linguaggio cinematografico e da quest'anno affianca alle due sezioni competitive dedicate al cinema italiano (Casa Rossa e Gabbiano) una selezione competitiva di film internazionali (Casa Rossa Internazionale) presentati in anteprima italiana, una sezione retrospettiva dedicata alla storia del Festival (Controcampo Italiano), un focus sulla serialità e tanti eventi speciali. Da quest'anno quindi il Concorso Casa Rossa si sdoppia, con cinque film italiani e cinque internazionali per riunire i migliori giovani cineasti: Carlo Sironi, Alessandro Pugno, Tommaso Santambrogio, Simone Bozzelli, Annarita Zambrano, Nelson Yeo, Maria Gisèle Royo e Julia de Castro, Nele Wohlatz, Sofia Exarchou, Héléna Klotz. Il Premio Casa Rossa per la miglior interpretazione è già stato assegnato a Barbara Ronchi per 'Io e il secco' di Gianluca Santoni, film fiabesco che riflette sulla violenza domestica filtrata dallo sguardo di un bambino. Il Concorso Gabbiano, che seleziona opere in anteprima assoluta "capaci di spingere più in là il confine tra cinema di finzione e cinema documentario", vede in lizza film di Alessandra Lancellotti, Marta Anatra, Giovanni C.Lorusso, Luca Ferri e Alessandra Stefani. Il Premio Speciale Gabbiano, per autori che hanno continuato nella strada dell'indipendenza, va a Simone Massi con il suo primo lungometraggio 'Invelle', che ha segnato un nuovo orizzonte per il cinema d'animazione ripercorrendo da un punto di vista inedito la storia del nostro Paese.

D.R.Megahan--NG